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Nano

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Sito web : https://nano.org

Le criptovalute essenzialmente possono essere intese o come una riserva di valore (SoV) o come un mezzo di scambio evoluto (MoE).
In quest’ultima visione rientra Nano, che al momento trovo ancora molto sottovalutata: già pronta all’uso, supply limitata a 133 milioni, trasferimenti quasi istantanei confermati mediamente in <1s, senza commissioni (0 fees), non inquinante.

Nano, ex Raiblocks (nome che deriva dalla famosa pietra usata nelle transazioni sociali nell’antica isola di Jap in Micronesia) ha una storia relativamente lunga ormai, è datata 2015 e re-brandizzata in Nano il 31 gennaio 2018 (per chi volesse approfondire le origini rimando a questo esauriente

articolo 
https://senatusspqr.medium.com/the-history-of-nano-part-1-from- founding-to-faucets-406192de643f). 
Il mercato delle criptovalute è ancora piuttosto immaturo quando si tratta di determinare/valutare i fondamentali e l'adozione; ci sono ancora troppe persone che inseguono guadagni e performance solo al rialzo dei prezzi. Altro errore frequente è ritenere che un'alta capitalizzazione di mercato sia indicatore di una coin con buoni fondamentali / larga adozione. Molte coins sono poi anche soggette ad una manipolazione dei prezzi da parte delle whales e dei fondatori che detengono una percentuale significativa di token. Nano è una coin diversa essendo una delle poche monete equamente distribuite sul mercato: chiunque può vedere come è distribuita e il suo livello di decentralizzazione, ottimo considerata la sua bassa capitalizzazione  di mercato (vedi https://nanocharts.info). Una fetta significativa la detiene Kraken e  Binance, un male quando si prende in considerazione il peso degli holders nelle votazioni, motivo per il quale è sempre meglio tener le coins su un proprio wallet personale.
Partiamo dai difetti. I problemi di Nano dal mio punto di vista sono essenzialmente due: il marketing, che per una precisa scelta filosofica della fondazione non ha alcuna rilevanza nelle scelte strategiche e lo spam attack. Ad inizio anno, non avendo fees, ha subito molto lo spam, uscendone comunque alla grande nei mesi successivi. È stato eliminato con successo un arretrato di milioni e milioni di transazioni spazzatura, uno stress test al quale molte altre cripto sarebbero sopravvissute. Questo grazie alla recente versione v22.1 (per chi volesse sapere di più sui nuovi futuri aggiornamenti: 
https://blog.nano.org/v23-0-follis- development-update-55ef8c41cbb).
È listato su 30 exchange tra i quali Binance, Kraken, Kucoin e
Huobi, mancano all’appello alcuni gateway fiat come Coinbase e Gemini per il mercato americano. La Fondazione Nano ha dichiarato in diverse occasioni che non userà i fondi riservati allo sviluppo per pagare nuovi listing e che inizierà il marketing solo quando Nano sarà a un buon punto dello sviluppo.
Il fatto che sia a zero fees e senza staking disincentiva senza dubbio una bella fetta di potenziali utenti, ma prima o poi la gente si renderà conto della sua facilità d’uso e delle sue enormi potenzialità, in primo luogo per le rimesse. Già  qualcosa era successo  ad inizio 2018, con un ath di 36 pre crash generale. Ora la si trova sopra i 5 dollari, storicamente ci mette a carburare, posticipando leggermente i pump di btc e delle altre alts che seguono la scia. Quest’anno ha già raggiunto i 18.
Anche Nano ha avuto il suo Mt.Gox! Il 9 febbraio 2018, l'exchange italiano BitGrail annunciò di punto in bianco di chiudere i battenti dopo essere stato hackerato. Risultarono perdite non contabilizzate di 17 milioni di Nano, le
 
vittime cercarono risarcimento attraverso il sistema giudiziario italiano, supportate dalla Nano Foundation, avviando una class action contro il proprietario di BitGrail Francesco Firano. Nel gennaio 2019, il Tribunale di Firenze dichiarò Firano responsabile delle perdite dopo aver scoperto che l’exchange non aveva predisposto alcuna tutela significativa per garantire la sicurezza dei fondi dei propri clienti, non segnalando gli ammanchi già da luglio 2017.Bitgrail venne dichiarata fallita e a Firano furono sequestrati centinaia di BTC e milioni di Nano.
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche Nano non usa una singola blockchain, ma un reticolo a blocchi dove ogni account ha la propria catena. Nano come Iota e Byteball sono classificate come
DAG . 
https://www.bitconio.net/blockchain/cosa-dag-funziona-cosa-risolve/ È quindi costruita su una tecnologia nuova rispetto a quasi tutte alle altre
coins. Nano non contempla contratti intelligenti. Gli smart contract introducono complessità e aumentano i requisiti di archiviazione/elaborazione dei nodi, abbiamo visto anche recentemente sistemi come Solana che possono raggiungere velocità elevate, ma solo dopo aver sacrificato qualsiasi nozione di decentralizzazione e aver reso i nodi in esecuzione molto costosi e impegnativi da mantenere. I nano nodi si concentrano solo sul semplice trasferimento di valore e rimarranno economici da eseguire con l'aumentare dell'adozione, consentendo ai nodi di non richiedere alcun costo per sovvenzionare la loro manutenzione.
Ha già una supply in circolazione al 100%, quindi l'inflazione è e sarà sempre pari a 0. E questa è già una grandissima cosa.
Ha zero commissioni. Sì, anche qua zero, sempre. Andate a vedere le fees di BTC o quelle assurde di ETH...
La velocità viene calcolata utilizzando due diversi parametri, la finalizzazione e i TPS. Il tempo di finalizzazione è il tempo necessario per completare la transazione, in modo tale da avere la sicurezza che nessuno possa rispendere quei fondi oggetto della transazione. TPS è il numero di transazioni al secondo che la rete può elaborare.
Nano ha storicamente una media di velocità di finalizzazione delle transazioni inferiore a un secondo, negli stress test ha raggiunto oltre 1700 conferme per secondo, siamo lontani dalle 50K di Visa ma molto meglio delle altre cripto.
Sono allo studio nuove soluzioni di scalabilità orizzontale.
Qualche mese fa è stato trasferito un valore di quasi 60 milioni di dollari in Nano in meno di un secondo al costo di 0 dollari.
 
Nano è circa sei ordini di grandezza più efficiente dal punto di vista energetico di Bitcoin, milioni di volte più efficiente. Questo è dovuto a una differenza nei meccanismi di consenso. Bitcoin utilizza il maledetto POW, Nano indice elezioni, fa votare i nodi e al raggiungimento del 67% del peso di voto la transazioni è immutabile e questo avviene mediamente in meno di 1 secondo. E’ molto più simile al POS, ma senza incentivi monetari, senza fees, disincentivando quindi anche la centralizzazione del voto che dimostra di essere più distribuito nel tempo. Questo meccanismo di consenso è solido, la rete non ha mai avuto problemi di doppia spesa in 6 anni di attività.
 
Provate l’app WeNano, il wallet Natrium per mobile o Nault per PC/Mac/Linux, difficile trovare qualcosa di meglio in circolazione quando si parla di
 
trasferimento di valore su una rete decentrata a bassa latenza. Su Reddit hanno una bella comunità, abbastanza attiva, oltre 110k utenti. Ci sono anche vari canali Telegram, tra cui l'ottimo Nano Italia. WeNano è molto user friendly, può esser visto come un faucet basato sulla posizione che può essere utilizzato anche per supportare/promuovere le aziende che utilizzano Nano nel mondo reale...è simile a PokemonGo ma con soldi veri! Con Natrium è possibile agganciarsi alla stazione spaziale internazionale,la ISS, quando questa passa sopra la propria città e ricevere in cambio qualche tips quando lo spot ha liquidità sufficiente.
IMHO, una volta risolto definitivamente il problema dello spam attack, salvo altri contrattempi al momento non contemplabili, Nano è pronto ad entrare nel futuro a testa alta, senza miners, senza commissioni , senza Segwit o Lighting Network. La torta è già uscita dal forno e pronta sulla tavola per essere farcita. Al momento il passo principale da compiere è passare “il potere” dalla fondazione alla comunità degli holders, procedimento che è già in atto dato che la fondazione dovrebbe estinguersi il prossimo anno.
 
Con l’imminente regolamentazione , non è da escludere che la SEC penalizzi molte cripto, in particolare le ICO.
Nano ha  un enorme vantaggio derivato dal tipo di distribuzione iniziale. E' stato regalato, nessuno guadagna dalle transazioni quindi non c'è nulla da tassare. Se il regolatore adotterà una linea dura Nano potrebbe avere uno straordinario vantaggio sul resto del mercato.

Articolo e contenuti per cui si ringrazia per il contributo @squalo7

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